la Sicilia . Qui più che altrove io Iio veduto iia
le maechie dell'orzo e dell'avena salvagge, che si' producono
naturalmente come l'erba . Molli naturalisti lian dubitato chi questa
.semenza esistesse efTettivamifnte in tale stato salvaggio , il die
frattaito è un faito di Tui io ne ho provo visibili ; al presente resta a
sapere , se in Sicilia si è fatta la prima scoverta di questi grani,
cosi come della maniera di fertilizzarne la- terra , e poi M è
estesa di vicinanza in vicinanza ; e se una tale proprieta di questo
territorio, e tale invenzione della maniera di metterla a profitto abbia
dato luogo ai';i favola di Cerere e Tritolemo; oppure se tale grano
salvaggio che ho veduto , proviene da' grani seminati e coltivati nel
principio . ma poi degenerati : queste sono tante questioni cu' io non
pretendo decidere .
Da Mazzamemi m'moltrai ad
otto miglia di distanza nelle tene per vedere di passaggio Avola ,
piccola città singolarmente fabbricata e le di cui piantagioni e
raffinamenti di zucchero meritano di essere veduti . Essa è fabbricata
sopi a. un' altezza molto elevata , ma graziosissima , le sue strade
hanno la medesima regolarita in piecole come quelle di Torino in grande .
Pria dia gli Olandesi avessero iitro-.
ato il segreto di fara lo zuchero con sì poca spesa per mezzo de' loro
schiavi neri, coltivavansi in questo paese , a Mililii . ed in altri
luoghi di questa costa molte canne da zucchero , con cui se ns potea
provvedere tutta l'isola : ma sebbene siasi stabilita un' imposizione di
uu oncia , o trenta carlini napoliia->
ni , per cai)Uro (li zuechero estraneo mtrodotte in
Sicilia , gli Olandesi restano ancora in is'.ato di vendere i loro
zuccheri di America a miglior conto de'
piantatori del paese,'ai quali l'operazione considerevolissima e
penosissima della preparazione dello zucchero costa assai più cara
mentre agli Olandesi non costa niente .
La canna da zucchero
cresce come tutte le altre canne , solamente resta più bassa; la si
taglia in settembre', la si schiaccia in un molino , ed il sugo spremuto
quindi si cuoce a diverse riprese ia differenti caldaje ed a differenti
gradi di calore; esso a misura che prova questi differenti processi ,
si raffma , e finalmente lo si cola in delle forme ove s' indura . Lo
zucchero di Sicilia ha più dolcezza di ogni altro zucchero , ma non è
suscettìbile di ricevere il medesimo grado di bianchezza . lo fortemente
dubito che gli antichi avessero conosciuto l' uso dello zucchero ,
dappoichè per quanto io sappia , non se ne trova alcuna traccia in vei
un autere ; frattanto il nome di canne e boisie che denota la vera canna da iuccheio , dai Siciliani detta cannamela, sembra annunciare un'origine greea .
fonte:http://books.google.it/books?pg=PA57&dq=pachinum&id=-FsUAAAAQAAJ&hl=it#v=onepage&q=pachinum&f=false